Pensiero liminale per affrontare nuove sfide e per identificare i giusti problemi
A volte per migliorare una situazione ancor più che le soluzioni, sono importanti i problemi che ci poniamo e in che modo decidiamo di formularli.
Lo spunto per questa riflessione proviene dall’edizione 2018 del Web Marketing Festival, dove si è parlato del Liminal Thinking di Dave Gray. Nel suo libro, Gray esplora modi pratici per cambiare il modo in cui vediamo il mondo, per capire meglio i problemi e formularli al fine di creare il cambiamento che desideriamo.
Basandosi sul principio secondo cui le convinzioni costituiscono la base di tutto ciò che le persone dicono, pensano e fanno, il Liminal Thinking si riferisce a una mentalità per creare il cambiamento. Quando le persone mettono in discussione le loro convinzioni cambiano il loro comportamento, cambiando così le loro vite.
L’unico posto che è possibile cambiare è nel momento presente.
In un’intervista Dave Gray spiega che non possiamo cambiare il passato e che il futuro non esiste ancora, l’unico posto dove possiamo generare il cambiamento è ora.
Per innescare un cambiamento nella propria vita si suggerisce di: disattivare il cosiddetto pilota automatico, vivere nel presente e prestare molta attenzione a ciò che ci circonda nell’immediato.
John Dewey disse: “Un problema ben posto è un problema risolto a metà”.
Il modo in cui inquadriamo un problema ha un impatto diretto sul nostro successo nel risolverlo. Questo si applica a diversi domini, dallo sviluppo internazionale, agli sport di livello mondiale, fino alla definizione di un percorso professionale.
Come designer, strateghi, innovatori, siamo impegnati tutti nel progettare modi migliori per risolvere i problemi e creare cambiamenti positivi.
Eppure la maggior parte delle aziende fatica a diagnosticare e di conseguenza a inquadrare correttamente il problema. In assenza di un problema ben strutturato, come possiamo lavorare sulla soluzione giusta? Che cosa succede se il concretizzarsi del cambiamento che desideriamo dipende interamente da come lo si inquadra?
Dilbert © 2016, Universal Uclick
La capacità di riformulare i problemi è uno strumento importante per aumentare l’immaginazione perché sblocca una vasta gamma di soluzioni. La ricerca può portare a soluzioni creative e innovative, a volte eliminando completamente il problema originale. Un’ottima definizione del problema, guida il lavoro del nostro team e dà il via al processo di ideazione nella giusta direzione, ciò porta chiarezza e attenzione anche nelle fasi successive del processo.
Il nostro approccio progettuale inizia con workshop esplorativi per analizzare i problemi che meritano di essere risolti, il che pone le basi per la successiva innovazione. Tutti gli stakeholder aziendali, compreso l’IT, partecipano al workshop per generare, testare e ottenere feedback dai prototipi interattivi, tramite strumenti di prototipazione rapida, tutto prima della consegna della soluzione.
Per affrontare nuove sfide e identificare i giusti problemi dunque, occorre modificare continuamente le nostre convinzioni. Il pensiero liminale è l’arte di trovare, creare e usare le soglie per creare il cambiamento. È un tipo di consapevolezza che consente di generare miglioramenti.